Cosa vedere in Daunia, antica terra di Puglia
Scopri la Daunia e segui i nostri suggerimenti su cosa vedere in questo meraviglioso angolo d'Italia!
Dove si trova la Daunia
La Daunia è un’area geografica e storica presente nell’Italia meridionale che si estende lungo la Puglia. La Daunia appartiene alla provincia di Foggia e comprende il Tavoliere delle Puglie, il promontorio del Gargano e il Subappennino Dauno.
Secondo la mitologia, il nome Daunia proviene dal mitologico Dauno, re dell'Arcadia, entrato nella mitologia italica sbarcando sulle coste della Puglia, dove fondò nuove città scacciando gli Ausoni.
Questa terra è un luogo ricco di castelli, domus fortificate, e cattedrali palatine tanto essere stato il luogo prediletto dell’imperatore Federico II del XIII secolo definito da molti come “puer Apuliae” o Figlio di Puglia. Anticamente, infatti, la Daunia era parte del Regno delle Due sicilie.
I luoghi più belli da visitare in Daunia
Cosa vedere tra i Monti Dauni, in provincia di Foggia? Ecco alcuni suggerimenti!
• Lucera
Una cittadina che conquista tutti i suoi visitatori tanto da essere stata candidata come Capitale Italiana della Cultura 2026. Le sue origini risalgono al Neolitico e la sua storia la vede contesa tra varie popolazioni, raggiungendo il suo massimo splendore con l’imperatore Federico II. Fu lui a far erigere il Palatium, quella che oggi è la Fortezza Svevo-Angioina, uno dei massimi capolavori dell’arte militare e la più grande fortezza d’Europa per estensione.
• Manfredonia
Viene definita la “Porta del Gargano”. Il nome proviene da Re Manfredi, che l'aveva fondata a pochi passi dall'ormai abbandonata Siponto. Custode della straordinaria Abbazia di S. Leonardo, un vero e proprio gioiello romanico-pugliese, in cui furono insediati i Cavalieri Teutonici voluti da Federico II.
• Pietramontecorvino
Uno dei Borghi più belli d’Italia e “Bandiera Arancione” del Touring Club. Celebre per le suggestive abitazioni in tufo, molte delle quali furono ricavate scavando nella roccia, e per la bellezza del Palazzo Ducale, un complesso storico di origine duecentesca. Gran parte del suo centro storico è definito dagli abitanti Terra Vecchia, in quanto mantiene in gran parte il suo aspetto medievale. L'area della Terra Vecchia, è caratterizzata da viuzze strette, spesso chiuse dalle cosiddette costruzioni "meniali" che avevano la funzione di rallentare l'avanzata di eventuali invasori.
• Troia
Una città antichissima, la cui essenza è racchiusa nella Cattedrale di Santa Maria dell’Assunta, simbolo e cuore del borgo. L’edificio è caratterizzato da uno straordinario rosone duecentesco, splendido ricamo in pietra unico al mondo per gli undici raggi e per i trafori tutti diversi tra loro. Un luogo imperdibile è l’ex palazzo vescovile, dove ha sede il Museo del Tesoro della Cattedrale e la sua preziosissima collezione di argenti, bronzi dorati ed antiche pergamene, datate già dall’anno 1000, tra cui lettere pontificie e donazioni imperiali.
• Bovino
Un romantico borgo incastonato nei Monti Dauni, conosciuto come la “Città dagli ottocento portali di pietra” realizzati dai maestri scalpellini locali, che abbelliscono quasi tutte le case private. Bovino è certificato tra i Borghi più belli d’Italia, e dichiarato “Bandiera Arancione” dal Touring Club. Il suo centro storico conta sette chiese, tra le quali spicca la Concattedrale e si erge su un’altura il Castello di Bovino, che domina il paese. Secondo cronache dell’epoca, la Fortezza divenne l’abitazione del figlio dell’imperatore Federico II di Svevia, Manfredi, prima della battaglia di Benevento.
La Daunia e Federico II di Svevia
Federico Ruggero di Hohenstaufen - più famoso come Federico II - è stato re di Sicilia, duca di Svevia, Re dei Romani e poi Imperatore del Sacro Romano Impero e re di Gerusalemme. Federico apparteneva alla nobile famiglia sveva degli Hohenstaufen.
Conosciuto con l'appellativo stupor mundi ("meraviglia o stupore del mondo"), Federico II era dotato di una personalità poliedrica e affascinante che, fin dalla sua epoca, ha conquistato l’interesse l'attenzione di storici e studiosi, dando vita a una lunga serie di miti e leggende popolari.
Il suo regno fu caratterizzato da una forte attività legislativa e dal una innovazione artistica e culturale, volta a unificare le terre e i popoli.
Il carisma di Federico II è stato tale che all'indomani della sua morte, il figlio Manfredi in una lettera indirizzata al fratello Corrado IV citava tali parole: "Il sole del mondo si è addormentato, lui che brillava sui popoli, il sole dei giusti, l'asilo della pace".
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