Cosa vedere a Matera e dintorni:
chiese rupestri, la Murgia Materana e i Sassi

«Chiunque veda Matera non può non restarne colpito, tanto è espressiva e toccante la sua dolente bellezza» - Carlo Levi, Cristo si è fermato a Eboli

Ci sono dei luoghi che si devono vedere almeno una volta nella vita. Matera è senza dubbio uno di quelli.

Dopo decenni di declino e abbandono che, in un certo qual modo, hanno poi contribuito al suo fascino attuale, Matera è stata selezionata come Capitale Europea della Cultura nel 2019.

L'iniziativa è stata, per Matera e il suo territorio, un vero e proprio punto di svolta che ha consentito a una città fino a quel momento associata a povertà e asprezza del vivere di trasformarsi in una destinazione turistica.

Lo sviluppo turistico, a tratti eccessivo, che ne è seguito ha in parte eroso il carattere e l'attrattiva del luogo, ma questo non toglie che Matera sia un luogo ancora autentico, da non perdere.

Quindi, se vuoi scoprire cosa vedere a Matera e dintorni, e cosa fare, questo articolo fa per te!

Dove andare in Basilicata Matera

Dove si trova Matera

«Arrivai ad una strada che da un solo lato era fiancheggiata da vecchie case e dall’altro costeggiava un precipizio. In quel precipizio è Matera… » - Carlo Levi, Cristo si è fermato a Eboli

Matera si trova in Basilicata, nell’Italia meridionale, in una regione ricchissima di arte e storia, ma troppo spesso trascurata dal mondo del turismo.

La città è situata a 401 m s.l.m., al confine tra Basilicata e Puglia, una terra dove si intrecciano gravine (burroni) carsiche di grande impatto e suggestione, e altopiani carsici di origine tettonica.

Gli abitanti di Matera hanno imparato a convivere con una Natura così difficile, finendo per costruire le proprie abitazioni nella e sulla calcarenite, localmente chiamata tufo, ovvero una roccia sedimentaria di origine marina.

Cosa vedere a Matera Cosa visitare a Matera I Sassi di Matera

Per cosa è famosa Matera?

«La città è di aspetto curiosissimo, viene situata in tre valli profonde nelle quali, con artificio, e sulla pietra nativa e asciutta, seggono le chiese sopra le case e quelle pendono sotto a queste [...]. I lumi notturni la fan parere un cielo stellato.»  - Giovanni Battista Pacichelli, Il Regno di Napoli in Prospettiva

E' difficile per il viaggiatore di oggi rendersi conto di che cosa il viaggiatore di ieri avrebbe trovato in questi stessi luoghi.

Nell'immediato Dopoguerra, infatti, la situazione di Matera e dei suoi Sassi era a tal punto compromessa da attirare l'interesse della politica nazionale. Questo avvenne soprattutto grazie alla denuncia di Carlo Levi che, per primo, raccontò le condizioni di vita degli abitanti di Matera, ammassati in ambienti piccoli e troppo spesso malsani, in un contesto di arretratezza e povertà.

Visitando Matera in seguito alla pubblicazione del celebre libro di Carlo Levi, l'allora leader del partito Comunista italiano, Palmiro Togliatti, ebbe a definire la città e i suoi Sassi "vergogna nazionale".

«Dentro quei buchi neri dalle pareti di terra vedevo i letti, le misere suppellettili, i cenci stesi. Sul pavimento erano sdraiati i cani, le pecore, le capre, i maiali. Ogni famiglia ha in genere una sola di quelle grotte per abitazione e ci dormono tutti insieme, uomini, donne, bambini, bestie. Di bambini ce n’era un’infinità, nudi o coperti di stracci.»  - Carlo Levi

In seguito, negli anni '50, venne decretato lo sgombero dei Sassi e l'edificazione di nuovi quartieri dove si stabilirono gli abitanti dei Sassi. Fu solamente sul finire degli anni '80 che una legge nazionale portò al recupero e alla riqualificazione dei Sassi, dando avvio a una vera e propria seconda vita per la città.

Nel 1993, infatti, Matera e il Parco delle Chiese Rupestri vennero proclamate Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. Nel 2004 Mel Gibson scelse Matera per ambientare il suo celebre film, The Passion of Christ, accendendo i riflettori internazionali su questo luogo unico. Nel 2019, poi, la città fu Capitale Europea della Cultura, decretandone definitivamente la consacrazione a destinazione turistica da non perdere.

Cosa vedere a Matera

Che cosa sono i Sassi di Matera

Se la gran parte delle grandi città aspira oggi a costruire edifici sempre più alti, a testimonianza dei nostri tentativi di avvicinarci al cielo, Matera evoca un bisogno più primordiale, quello di scavare nella terra, di trovarvi abbraccio e protezione. - Michael Cunninghan

Si sente spesso parlare dei "Sassi di Matera". Ma di che cosa si tratta?

L'abitato di Matera si estende su un altopiano carsico, circondato da fenditure e gravine. Il nucleo più antico ed elevato della città si chiama Civita, mentre gli altri due quartieri prendono il nome di "Sassi"e, nello specifico, sono il Sasso Caveoso e il Sasso Barisano.

Entrambi i Sassi sono caratterizzati dalla presenza di abitazioni scavate nella roccia, mimetizzandosi quasi interamente con il paesaggio circostante. E' possibile visitare diverse di queste abitazioni, più simili a grotte che a case, che solitamente sono articolate su tre livelli, e prevedevano la presenza sia di persone che di animali, avendo spazio anche una stalla.

Dopo l'abbandono forzato dei Sassi a partire dal 1952 e la successiva riqualificazione a partire dal 1986, i Sassi sono oggi per la maggior parte strutture ricettive, che offrono ai viaggiatori la possibilità di rivivere - per una notte o due - le particolarità di una vita in grotta, sebbene ovviamente circondati da un comfort che i Materani di ieri potevano soltanto sognare.

Matera cose da vedere

Le chiese rupestri della Murgia Materana

Matera: città straordinaria. Sembra che ci si affacci a un sottosuolo scoperchiato e abitato che nell’insieme forma una città maggiore. Una tale adunanza di caverne, in cui si prolunga senza soluzione di continuità l’esistenza dalla preistoria, non ha paragoni in Europa, ed è tra i paesaggi italiani che generano più stupore. -- Guido Piovene

Il viaggiatore che visitasse Matera frettolosamente, restando soltanto ll'interno del recinto urbano della città, si perderebbe di certo uno dei paesaggio naturalistici e culturali più interessanti d'Italia.

Stiamo parlando del cosiddetto Parco delle Chiese Rupestri, anch'esso inserito nell'elenco dei Patrimoni dell'Umanità dall'UNESCO, insieme ai Sassi di Matera. Ammirare i Sassi, e tralasciare il Parco delle Chiese Rupestri, sarebbe un vero peccato.

Questo è costituito da oltre 150 esempi di chiese "in rupe", ovvero "nella roccia". La consuetudine di scavare chiese e cappelle nella viva roccia non deve sorprendere: gli abitanti di queta terra, infatti, ricorsero innumerevoli volte alla Natura che li circondava, convivendo con essa e traendone persino beneficio.

Le chiese rupestri sono ambienti altamente suggestivi, oltre che memorabili e unici nel loro genere. Il più delle volte mostrano ancora tracce estese delle pitture che adornavano le pareti, connotandosi così come una testimonianza straordinaria della cultura del territorio.

Cosa vedere a Matera in un giorno Cosa fare a Matera Le chiese rupestri

Il Parco della Murgia Materana

Matera è una città dove il paesaggio antropico coesiste con il paesaggio naturalistico, quasi l'uno vivesse in simbiosi con l'altro.

Ma avventurandosi nei dintorni di Matera, fuori dalla città e dal suoi Sassi, si rimane colpiti dalla soverchiante bellezza naturalistica in cui ci si trova immersi. Stiamo parlando del Parco della Murgia Materana.

Al confine tra Basilicata e Puglia, infatti, si estende un paesaggio tanto aspro quanto seducente, di una bellezza insolita, costituito dalla roccia percorsa da solchi profondi che danno vita a fenditure, grotte e rupi.

La Murgia Materana è infatti interessata da un particolare fenomeno geologico, comune a tutte le Murge, ovvero un altopiano carsico di origine antichissima, con cui l'uomo ha necessariamente dovuto imparare a convivere.

Non solo, gli abitanti di queste terre hanno saputo sfruttare le caratteristiche geologiche a proprio vantaggio, scavando grotte. Col tempo, questi luoghi apparentemente aspri e invivibili divennero invece rifugi e abitazioni per mandriani, pastori ed eremiti, i veri protagonisti della civiltà rupestre locale.

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