Cosa vedere in Emilia Romagna

Spesso conosciuta per la sua riviera e per la sua tradizione culinaria, l'Emilia Romagna è uno scrigno di bellezza. 
Ma cosa vedere in Emilia Romagna oltre alle principali attrazioni turistiche e al suo litorale?

Ti portiamo alla scoperta di luoghi insoliti da visitare, tra borghi, rocche e castelli fino ad interessanti opere di street art!

Posti da visitare in Emilia Romagna: la street art

Rimini

La città può vantare di essere il luogo di nascita di Eron, uno dei più importanti street artist italiani riconosciuto anche a livello internazionale.

Viserba

In questa piccola fazione di Rimini, Eron ha creato un affresco di più di 50 metri quadrati nel soffitto della Chiesa di San Martino.

Santarcangelo

Questo borgo medievale a nord di Rimini sfoggia uno dei murales più popolari di Eron, “Soul of the Wall". Qui l’artista crea l’effetto visivo di un’opera nata dalle macchie di umidità fuoriuscite da una bocchetta d'aerazione.

Saludecio

Definita la Città dei Muri Dipinti, questa città attira numerosi visitatori grazie ai suoi quasi 40 murales che aumentano ad ogni edizione dell'Ottocento Festival.

Dozza

Tra i Borghi più belli d’Italia, Dozza si trova in provincia di Bologna. Qui, a partire dagli anni Sessanta, si tiene la Biennale del Muro Dipinto che arricchisce le pareti delle case del paese con murales colorati che hanno reso Dozza un museo a cielo aperto.

San Giuliano

Qui puoi trovare numerose case color arancione, giallo e celeste pastello, oltre ai murales, tra cui anche alcuni dedicati a Fellini

cosa visitare in Emilia Romagna

Borghi da non perdere in Emilia Romagna

San Leo

Antico borgo arroccato su un enorme masso roccioso, nel cuore della regione storica del Montefeltro a cui ha dato il nome. Riconosciuto come Uno dei Borghi più Belli d’Italia, San Leo ha origine da un insediamento romano chiamato Mons Feretrius. Da visitare oltre all’imponente Fortezza, sono la Rocca, la Torre civica e la Pieve di Santa Maria Assunta.

Verucchio

Il borgo si erge su un imponente masso tra le colline della Valmarecchia. Bandiera Arancione del Touring, questo affascinante borgo ha origine etrusche ed è divenuto poi la culla della dinastia Malatesta, una delle famiglie nobiliari più potenti in epoca medievale, di cui conserva la splendida Rocca.

Pennabilli

Anch’esso Bandiera Arancione ed uno dei borghi più belli dell’Emilia Romagna. Nato dall’unione di due antichi castelli, è sede di numerosi punti di interesse artistico e religioso come il Duomo o il Santuario della Madonna della Grazie, ma anche interessanti musei come il Museo Diocesano, il Museo del Calcolo, dedicato alla matematica, e i Luoghi dell’Anima, ideato dal poeta e sceneggiatori Tonino Guerra. Si tratta di installazioni posizionate in 7 differenti luoghi tra il centro storico di Pennabilli e le due frazioni di Cà Romano e castello di Bascio.

Castelli da visitare in Emilia Romagna

Montebello

Il castello domina dall’alto dei suoi 436 metri sulla vallata del Marecchia e dell’Uso. Il castello sorge dove prima esisteva una torre romana chiamata “mons belli” (monte della guerra) proprio a rappresentare il luogo strategico e a segnare quello che fu poi il destino di questa rocca nelle numerose battaglie che si sono susseguite negli anni.
Oggi il Castello di Montebello affascina con il percorso storico-naturalistico che offre, oltre alla leggenda di Azzurrina, la bimba di 5 anni figlia del feudatario scomparsa nel 1375 ma che si dice abitare ancora tra le stanze del castello.

Rocca di Dozza

Situata nel grazioso borgo dipinto, è legata ad una leggenda, quella di Caterina Sforza. Pare infatti che la Signora fosse solita gettare i suoi nemici, e anche qualche amante, giù dal pozzo a rasoio, situato nella Torre Maggiore.

Forte di San Leo

Fortezza rinascimentale che nel corso del 1600 fu adibita a carcere e dove furono imprigionati patrioti risorgimentali come Felice Orsin e liberi pensatori, come l’alchimista Giuseppe Balsamo, Conte di Cagliostro, che trascorse gli ultimi anni della sua vita nella cella chiamata proprio la “cagliostrina”, una sorta di botola con un’unica apertura sul soffitto.

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